Finirà di piovere.
Una mattina ci troveremo
col naso all’insù e… eccolo,
il sole. Ci accecherà, forse,
ci farà sudare. Ci dirà
che le stagioni vanno via
in fretta, tutte, e a noi
lasciano il fiatone addosso.
I calendari servono
per farci sentire che nulla
resta, in fin dei conti. Che
cosa vuoi che sia,
non è una condanna per
noi soltanto. Così va,
così. Nell’urlo romantico
d’una radio vecchia:
“Passa il tempo e che
fa”…
(23 marzo 2015)