Un altro giorno si scioglie
nel bicchiere della notte
che s’approssima – si sa
che il Tempo giochi solo
a barare – e cento e mille
bocche si raccontano ciò
che d’inutile s’è consumato
finora. Un altro treno c’è
pure che sferraglia veloce
tra la macchia e il mare –
tutto succede senza una
regola, adesso – e fa nulla
che un manto di nuvole
cancelli il tramonto, qui: il
cielo esplode lo stesso.
Polvere di rosa, schegge
d’argento riflesso, ombre
di cobalto… il respiro d’un
anziano che s’addormenta
all’angolo della calce d’un
vicolo. E domani, forse,
domani ancora.