Chi canta sui balconi. Chi attacca Feltri. Chi ci spiega il come e il perché del virus made in 2020.
E poi chi: Andrà tutto bene. E forse andrà proprio così. Alla fine sarà premiato tutto quest’ottimismo di popolo. E torneremo a cantare. Ad abbracciarci.
A essere sinceri… sono stonato e anche un tantinello timido. Quindi nessun acuto post virus, quando sarà. E chi devo abbracciare lo deciderò da me e in privato. Ma tant’è: positività.
Intanto, però… qui ci sta poco da spassarsela sui balconi, con le giornate che ora si allungano, la primavera sempre più prepotente: e non viversi la vita diventa ancora più pesante.
Mezza confezione di lievito, un pugno di farina: tutti fornai per un giorno. E poi sui Social a inventarsi storie. Una foto, un commento e una promessa. Domani, domani. Tutti migliori, domani.
Parole. Come queste, qui, che dicono tanto e non significano nulla. Come queste sillabe, le troppe virgole. Gli spazi. Verbi che aggiungono qualcosa pure se non hai più voglia di chiederti cosa. E perché.
Un pezzo d’esistenza ci siamo giocati, così. E non ci tornerà indietro. Niente ci sarà restituito. Forse ci salveremo: noi non saremo un dato in più del dramma nazionale. I nostri corpi non moriranno. Ma le nostre anime?
Andrà bene, però. Andrà come andrà. E tutti ci riscopriremo più vecchi. Derubati di una primavera della nostra vita.
Le nostre anime rimarranno con una ferita. Almeno la mia. E credo che non andrà bene più nulla da ora in poi…non riesco a provare tutto questo ottimismo.
Domani sarà tutto diverso perché in realtà tutto rimanga come prima.. il gattopardo insegna.. questo periodo avresti dovuto rappresentare una svolta.. non mi pare che stia andando così.. come sarà il domani? Onestamente non riesco proprio a immaginarmelo .. un grande abbraccio
Se questo tempo sospeso lo abbiamo utilizzato anche per rivedere la nostra vita e riflettere sui valori che hanno ispirato le nostre scelte individuali e collettive, le nostre vite saranno sì diverse, e per diversi aspetti me lo auguro, ma sicuramente non sarà tempo che ci è stato tolto ma piuttosto una opportunità che l’umanità dovrebbe cogliere per porre rimedio ai danni che ha procurato.