Finita un cacchio! Neppure il tempo di farsi scattare quattro foto e il nostro ultimo Giapponese è di nuovo nella giungla.
A Hiroo Onoda hanno cercato di spiegare che la guerra è finita. Gli hanno pure raccontato delle atomiche sul suo Giappone. Gli hanno mostrato la nuova cartina geografica del mondo. Ora possiamo vivere tutti in pace – ha sorriso un sergente.
L’indomito nipponico delle giungle del Pacifico ha annuito di continuo. Ha dato l’impressione di capire, di accettare la nuova realtà Ma è stato un attimo. Nella testa aveva un altro fuoco con cui fare i conti. Alcuni non hanno pace mai. E lui è tra questi.
Di nuovo in guerra, allora. Perché sulla cattiva strada, quella frequentata dai cattivi maestri, qualche alleato si trova sempre. Magari il teutonico Generale, erede di quel sogno egemonico finito male sotto i colpi del giovane Marine, il soldato americano che mastica giggomme e retorica populista in dialetto meridionale.
Il Generale è più concreto. Mostra i muscoli pure nella sconfitta e non lo sa il significato della parole resa. Con Hiroo, lì nella giungla, ci portano ogni tanto pure un altro vecchio avversario del nazista, l’Uomo del Mare a cui hanno rubato sogni e bussola. Di solito tra i due litiganti il terzo… ma non in questa partita dove la meglio società è quella i cui conti sono dispari ma già in tre, appunto, sono troppi. Capisci a me.
Tutto fa brodo, nella guerra che si combatte in un mondo in pace. Anche il contributo della Mata Hari de noantri. Anche il grottesco aiuto di un sosia di paese della buonanima di Paolo Villaggio. Basta chiudere gli occhi alla realtà e non accettare che il Tempo è passato. E passa. E che il Futuro è una roba seria. Non uno sputo contro vento.
Hiroo Onoda così va al fronte. Schiumando rabbia anche se non ricorda più perché, un giorno, lo hanno vestito da soldato e lo hanno trascinato in questa carneficina di vite e di ideali. Ci sta la sua giungla, ci sta la sua voglia di urlare al cielo che esiste. Lo dite voi che è tutto finito, maledetti. Addio alla vecchia divisa: borchie d’acciaio, fasce di cuoio e lame capaci di fendere il fianco a Dio. Addio vecchio soldato, benvenuto samurai.
E ora provate a sconfiggermi di nuovo: Banzai!
Oceano Pacifico, 29 settembre 2019