Io vado a
piccoli passi. Lento,
goffo a volte,
solo sempre.
Non ho al polso
il peso delle lancette
d’un orologio, non
ho una bussola,
non ho neppure una
idea precisa su dove
andare. Né sono
sicuro del mio nome.
Io vivo d’altro, se
davvero sono. Di
te che fosti, che forse
sei, sarai…
Il mio cuore non ne
ha risposte: non
gliene regali tu.
Attende, con me,
cerca di resistere.
Niente di più.
Ed è già tanto,
credimi…
(17 marzo 2013)