C’è vento
nella notte senza
santi. E olio che
frigge nei vicoli
che solo i gatti
sanno.
E freddo nelle
ossa di chi ha le
nuvole come
tegole. E
silenzio pure,
e risposte
dure per chi non
chiede mai: e
libertà di morire
da soli.
Un bimbo nasce,
forse. E nelle
case della buona
gente si mangia:
i figli impazienti,
le madri stanche.
Zì Prete prepara
il sermone, la
bocca che già
ci puzza di
vino. Dio
socchiude gli
occhi e va a
raccattare i suoi
santi distratti
altrove.
(25 dicembre 2017 – inedita)