Ti cerco dove
il Giorno si stende
per dormire
e ombre rosse
colorano i sassi
di fiumara.
Aspetto.
E Notti noiose
si sfiorano le
carni recitando
rosari laici
che si sporcano
di fuliggine.
Dove sei?
La Notte non
attende la risposta
e si fa largo
nei vicoli delle
mie pause.
M’abbandono
alle stelle che mi
sussurrano una,
due, la millesima
cantilena:
e sono naufrago
nel mare delle
tue labbra che
sanno di sale
e miele.
(3 novembre 2017 – inedita)