Si persero sulla banchina
della stazione che dava
sul mare. Lei socchiuse
saluti di circostanza. Chi
sa la vita quante altre
volte li avrebbe sfiorati –
chi sa quali altre lenzuola
avrebbero accolto i loro
sospiri. “Non dimenticare
ciò che è stato” – fu la sua
voce già soffocata dalla
nafta. Un africano corse
invano verso il treno che
partiva. Si guardarono e lo
seppero subito: il ricordo
migliore è sempre quello
ancora da venire.