F.

C’è un oltre

il cielo esplose

in mille frantumi
di nuvole e cirri
ma tu non eri lì
per ricordare poi
i colori che agli
adulti fanno
bene al cuore

l’eco di un vinile
rimbombava forte
tra il corridoio e
l’infinito e ci fu chi
chiese il tuo nome
destinato a una
memoria dal
sapore effimero

uno cento mille
il tempo fu veloce
quella volta e un
quadro coprì la
ferita dell’umido
sulla parete della
tua stanza senza
un solo giocattolo

troppe parole si
sa stonano in
una canzone e tu
non conosci le
note come io
le rime per cui
cancella con me
il resto dei ricordi

E forse sarà Aprile

Un commento su “F.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi