E nulla va avanti
più in questo andare
fermo. Non una voce
che sappia ordinare
Vita, non un muscolo
soltanto che abbia
la forza di disegnare
un gesto. Nulla.
C’era una volta l’ulivo
in questo mio angolo
ch’è ormai polvere
di carni. C’era Zefiro
scontroso che ne
accarezzava la fronda
in mille accenti che
non avevano sintassi.
C’era.
Il Presente è un folle
che ne ha perso ogni
ricordo.