Patente e libretto, prego. Breve cronaca semi-triste d’una notte estiva. Da qualche parte, tra un bivio, una curva o un anfratto locale.
In una cornice di zanzare e tanfo di scoli d’acque bianche e fogne mai puliti, una pattuglia. Non importa l’Arma: è lo Stato che controlla. Ovviamente fermando auto in transito: una spulciata veloce dei dati presenti nei documenti chiesti, poi c’è uno che scrive qualcosa su un loro registro e buona notte Italia.
Un giro altrove proprio no, vero? Sui lungomari dove i ragazzini si fumano di tutto, pure l’anima. O nelle piazze agostane dove esercenti senza regole vendono cicchetti alcoolici ai minorenni. Nei locali dove si balla tutti ammassati mentre si tengono chiuse le discoteche. O negli esercizi al chiuso dove le mascherine sono ormai un ricordo lontano.
Un controllo a chi non fa scontrini, per esempio. A chi affitta a due mila euro e più una casa e non ci paga lo straccio d’una tassa. A chi non fa la differenziata ma poi se la prende con i sindaci. A chi parcheggia negli spazi dei portatori d’handicap. A chi scorrazza con bici, monopattini e finanche moto sui marciapiedi.
Una strigliatina a chi se ne fotte delle regole, proprio mai vero?
Fine.
(Sibaritide, 1 agosto 2021)
È arrivata l’estate. Tutto è concesso. Anche il Covid non esiste più. Torna a ottobre.