Ci vuole Report. A volte Striscia. Finanche la popolana Barbara by Live. Ci vuole chiunque. Se no il malaffare locale sciala indisturbato.
Se non arriva il cronista nazionale… comunque uno che non ha in tasca la carta d’identità di uno dei paesi tra Rocca e Cariati… i furbi delle nostre contrade non hanno mai fastidi. Nessuno ne parla. Nessuno ne scrive.
Eppure i giornalisti locali, anche per merito e investimenti propri, qualche spazio dove alzare la voce e puntare il dito ce l’hanno. Ma spesso lo fanno – se pure lo fanno – soltanto in sede di commento. Tipo: Cosa ne pensate dell’inchiesta di Report?
Hai capito che coraggio… Per il resto, quasi tutti sembrano dei marziani. Gente che sta qui in vacanza. E, come tutti i turisti, mica conosce i piccoli e grandi segreti di queste parti. Si accontenta delle cartoline illustrate. Ed è già troppo.
Noi ci rifacciamo alle fonti ufficiali – obietteranno pure stavolta i nostri coraggiosi reporter locali. Invece quelli di Report a cosa si rifanno: alle Madonne dei Santuari locali? Dai, ragazzi, siamo seri. Ognuno sceglie di che morte morire.
C’è chi l’Informazione la fa stando attento a non pestare i piedi a nessuno. E chi va dritto all’obiettivo e se deve urlare Ladro o Incompetente non se ne frega che chi gli sta davanti è il barone di turno. Tutto qua: altro che fonti e… fontane.
Tradotto? Ci vuole fortuna anche a nascere dove c’è chi parla e chi tace. In alcuni casi si scomoda la parola omertà. Stavolta vogliamo essere più ingenui e pensare che sia soltanto una banale mancanza di coraggio. Ci può stare, siamo uomini.
Però, mannaggia, ragazzi… mica ve lo ha ordinato il medico di fare i giornalisti.
Noi abbiamo avuto giornalisti di strada, che denunciavano le malefatte dei cosiddetti furbi, fino a quando…..
io direi che ci vuole etica professionale nel fare il giornalista.Il loto compito dovrebbe essere di scoprire i misfatti e denunciarli, ma questo presuppone la’libertà da qualsiasi potere.