M’osservo perdermi
negli occhi del Tempo,
giocare a dadi nella
scommessa delle sue
clessidre, ascoltare
il rumore del suo
accento lento.
Sono qui, comunque.
I mille mari del mio
mondo sciorinano
miti e pietre e sale:
io oltre. Le rughe
che esigono conti,
le cicatrici che
cancellano dolori.
Muto.
Con un cappello
nuovo a cui
affidare l’ultimo
pensiero.
Io oltre…con me.