Che sia un anno giusto, il 2020. Che sani i mille tumori calafricani. Ora o mai più.
A mente fredda, la letterina al nuovo anno è corta corta e ha un grande giallo meridionale da risolvere, a simbolo delle tante ombre su cui qui, da noi, urge fare luce. Senza se e senza ma.
Rivoluzioni a parte presso i vertici del Tribunale di Castrovillari, chi di dovere porti a compimento le indagini sulla morte di Donato Denis Bergamini. Ci dica chi lo fa ucciso. Ci tolga gli ultimi dubbi sul perché di questo omicidio.
Denis non si è suicidato, quel sabato notte dell’autunno dell’89. Ora non lo pensano solo i più romantici tra i suoi tifosi del Cosenza. È un fatto già confermato dalle indagini castrovillaresi, nessuno può più ironizzare sulle presunte farneticazioni della sorella Donata.
Denis lo hanno suicidato, lì sull’asfalto di Roseto Capo Spulico. E dopo hanno taciuto. Hanno insabbiato. Hanno disonorato perfino la memoria di un bravo ragazzo col sogno della serie A nel cuore. Un delitto scaltro quanto eccellente, con ogni probabilità consumato con il beneplacito di più di un mammasantissima tra Cosenza e la Sibaritide.
Si: perché in questo brutto incubo d’un secolo fa c’entrano pure i signori della Ndrangheta: perché certe cose non possono succedere per caso o senza una precisa benedizione in certe Periferie inquinate come quelle nostre. E poi ci azzecca anche qualche corridoio poco chiaro dello Stato. E poi perfino quei soliti giornalisti che non vedono mai, non capiscono sempre. E poi l’omertà degli uffici, dei testimoni, d’una terra intera e della sua anima maledetta.
Basta.
Ora è tempo che a Denis venga restituito tutto. E che sia fatta giustizia. Perché pure da un caso così clamoroso, ma anche così colpevolmente dimenticato sotto i troppi faldoni di taluni investigatori distratti, passa il sogno di avere una Calafrica migliore. E più giusta. E più onesta.
Verità per Denis. E allora si che sarà un buon anno. Di quelli che sogni davvero di augurarti a ogni inizio di gennaio.
Sibaritide (Italia), 5 gennaio 2020
Caro Emilio, bel lavoro e speriamo che si sappia tutto la verità di questa storia. Saluti.😀🤔🖐🇮🇹
Il tempo passa. Ma ogni momento è quello giusto per liberare la coscienza in nome della verità.