Per un posto. Per una licenza. Per un esame. Per tanto e per nulla. Per te e per Dio. Comunque si voglia respirare oggi: buona Vita.
Per ogni topo e per il suo contraltare al femminile. Per ogni boss e ciò che gli fa ombra tra la buona gente. Per il peccatore più incallito e il santo che fa da contrappeso su qualche altare.
Per chi ha la forza di resistere e per chi si arrende a fiducia. Per chi ha sempre le parole giuste in tasca e chi invece ha il silenzio come credo. Per me che ho la capa fresca e scrivo e per te che leggi pure.
Per il nostro Sud. Per quello che significa ancora. Per le sue ansie, e le sue paure, le sue frenate sempre. Per il nostro Futuro, anche se è figlio di questi tempi senza colore e senza calore, senz’anima.
Per quello che ancora potremmo scrivere e urlare.
Buona Festa del Lavoro e buona Primavera. Anche se il lavoro non c’è, pure se la primavera bella è un ricordo lontano. Buona Festa comunque: buoni pensieri a chi ancora ci vuole credere. E va bene così.
Oggi più che mai.
(Sibaritide, 1 maggio 2019)