Ti ricordi le stelle.
Soltanto dieci anni fa,
sembravano più grandi.
E gli stessi gabbiani,
non so… più gentili.
Non è facile farsi due conti
in serate così, quando
il vuoto nell’anima è quasi
legge per noi. “Fai ancora
a tempo ad amarti, però”
– mi sorridi così: ma lo sai
che io non lo saprò fare.
Mai.
Tu lo conosci quel vuoto,
quel pensiero che torna,
sai che non passerà. Tu
lo sai, mi sono arreso così,
senza troppe obiezioni,
quasi un gioco a ferirsi: ed
è un destino che vale
pure solo a metà. E’ la mia
strada che va.
Una curva… e che vuoi.
Più lontano, domani e
già ieri. Io da solo o altri
mille con me. Ora e
subito… via.
(26 febbraio 2015)