Ricordi?
Le pietre fredde
della spiaggia, quando
si arrivava veloci
dai vicoli, come
spie di notte, stando
attenti alla voce,
per non farsi riconoscere
manco dalle onde.
E le mani sudate,
il viso arrossato dal fuoco
della prima timida
carezza. E quelle mie
parole che non
uscivano: e il tempo
nemico, il nudo istante
d’un primo desiderio.
Poi, d’improvviso,
come una spada, la tua
voce trafisse quel
dolce Purgatorio:
“Hai l’auto, stasera?”.
E l’alba dei nostri cuori
lasciò il passo ai
primi pomeriggi
da adulti.
(14 febbraio 2015)