La luna torna

La luna torna, a
volte, tremante: vola

sui tetti occupati
da troppe antenne,
dà noia ai gatti più
pigri, recita nenie
che ricordano l’odore
di basilico e cenere.
Ma le notti non sono
sempre le stesse,
pure le stelle hanno
visi diversi, lingue che
non comprendo come
un tempo. Anche io
non mi riconosco.
Sono stanco di restare
sveglio ad aspettare
poco più del niente:
voglio dormire. Avere
i sogni che ad altri
regalano sollievo.
Ma la luna bussa
e io torno a sentire
il prurito delle ali:
le notti sono allora
antico dolore, fuoco
che consuma.
E resistere è vano
a tanto furore.

(30 maggio 2014)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi