Sopportate le nostre
urla, voi che vivete nei tasti
d’un telecomando. E che
non fuggite mai le fila a cui
v’hanno addomesticato. E
che non sbagliate mai i colori
nel vestirvi. Ecco: non
puntateci contro alcun indice.
Questo è il nostro
Mondo e nessuno sconto faremo
alla nostra sacra rabbia.
Il futuro sta nel nostro sangue,
nel suo scorrere impetuoso,
nella saliva delle nostre denunce.
Non ci saranno recinti capaci
di frenarci, o dighe così energiche
da arginare il corso di questo
passo tanto frenetico. La Storia è
qui, ora. E chi non vuole guardarla
in faccia socchiuda del dutto
gli occhi, abbassi il capo. Non cerchi
scuse, non ci chieda il motivo…
La vita è un treno che
non aspetta chi ha sempre paura.
(10 agosto 2013)