Oggi è un buon giorno per
morire. Il tuono fa a metà il
cielo e il mondo trema un
po’ di più. Che il respiro si
cheti, il sangue rallenti quel
poco che basta. Oggi potrei
non temere il buio.
E se accadesse, dimmi, chi
se ne accorgerebbe? Bella
domanda, interrogativo che
spacca l’anima e la fa
fuggire via. Lontano, dove
solo il lampo non teme
il ruggito del temporale.
Si. oggi: perché poi non ci
sarà neppure la voglia di
dire Addio. Né la forza
di rifiutare la salvezza.
Oggi Dio ha dimenticato qui
la sua penna e potrei
scrivere il capitolo che mi
manca. Senza il timore
che torni a cancellare il
mio verbo disperato, o
la mia rima più folle.
(10 luglio 2013)