I mie pensieri sono
cani arrabbiati, Sono
cicatrici vive, ansie
e lacrime salate. Mi
seguono, mi azzannano:
sono il furente urlo
d’un treno notturno
che non va da
nessuna parte. I miei
pensieri hanno piedi
stanchi ma respiro
lungo, e implacabili
non mi mollano mai.
Mi sfiorano, trascinano
via le mie forze,
ingiuriano i miei Dei.
Non hanno pietà.
Sono gli anni che ho
barattato con il Vento:
l’ultima parola inutile
nell’addio alla Vita
del ragazzo che fui.
(14 dicembre 2011)